2 – Le abitudini viziate, i grandi nemici della crescita!
Luglio 8, 2023I 7 motivi per portare tuo figlio dall’ortodontista
Luglio 11, 2023“Bocca sana in corpore sano”.
Giovenale non me ne voglia se ribattezzo la sua celebre locuzione latina, ma è proprio così!
Potremmo dire, in altri termini, che una buona occlusione contribuisce di certo a sviluppare una corretta postura.
Perché?
È ormai noto che le catene del corpo sono unite tra loro.
Anche se non è stato dimostrato scientificamente che le mal occlusioni siano correlate in modo assoluto con problematiche “a distanza”, ritengo che i denti abbiano un ruolo fondamentale nel creare sofferenze in altre zone.
Nella mia pratica clinica vedo tanti pazienti che soffrono di mal di testa, mal di collo o sintomi e segni ancora più debilitanti, che spariscono in seguito al trattamento ortodontico.
Magia?
No, a mio avviso correlazione.
Certo, mi preme specificare che se a ciascun dente raddrizzato corrispondesse la risoluzione di ogni mal di schiena, forse a questo punto la villa in campagna ce l’avrei (altro che film), ma mi capitano spesso situazioni in cui,
guardando la bocca di una persona, penso: qui io posso fare qualcosa in più.
Spesso visito pazienti doloranti con bocche perfette o l’esatto contrario. Tutto dipende da come il corpo trova “compenso” al problema.
Non in tutti i casi, infatti, una bocca imperfetta verrà recepita in maniera sbagliata dal resto del corpo.
A volte, anzi spesso, il corpo identifica il problema e lo localizza, neutralizzandolo, in pratica come fanno i nostri globuli bianchi quando circoscrivono un’infezione.
Altre volte lo scheletro sottostante non riesce a sopportare un disequilibrio della bocca e innesca una serie di risposte, per cercare di creare un nuovo assetto, seppur in molte occasioni instabile.
Ed ecco che una mandibola deviata porterà un’inclinazione della testa da un lato (ineccepibile dal punto di vista visivo, sebbene il corpo lo recepisca come un danno); una spalla si inclinerà dal verso opposto per recuperare il senso di equilibrio; il bacino seguirà, ruotandosi a sua volta e così via.
Quando eseguo una terapia ortodontica su un adulto, sono sempre dell’avviso di coinvolgere un osteopata o un fisioterapista nel trattamento, con lo scopo di eliminare il compenso a distanza, qualora dovesse verificarsi in seguito al lavoro che sto facendo.
Molti si chiederanno: allora è meglio non fare nulla! Se il corpo ha creato un equilibrio lasciamo tutto invariato!
Si tratterebbe, però, solo di temporeggiare. Prima o poi l’equilibrio “instabile” potrebbe rompersi e ci toccherà intervenire, magari con una difficoltà maggiore.
Ricordati che abbiamo a bordo un valido marinaio che ci aiuterà a salpare i mari più difficili, il nostro Osteopata.
Pensa che importanza può avere un trattamento ortodontico in un paziente in crescita come tuo figlio, in cui il sistema scheletrico è ancora in formazione e in cui possiamo intervenire in tempo sul condizionamento dello stesso, agendo direttamente sullo scheletro della faccia!
Per questo amo l’ortodonzia. Perché non restituisce solo sorrisi, ridà l’assetto!
DA RICORDARE:
In molti casi avere i denti storti o le ossa della faccia non a posto può portare dolori a distanza, ad esempio mal di testa, mal di collo, mal di schiena.
In quei casi l’intervento dell’ortodontista, oltre a migliorare il fattore locale, può aiutare il resto del corpo a ritrovare un equilibrio stabile e longevo.
Intervenire su un soggetto in crescita, prima che si sviluppino eventualmente dolori di tal genere, è sicuramente meglio e garantisce un risultato più certo!